«Ritengo che il tema dell’occupazione dei giovani del sud per la drammaticità dei numeri e per il gravissimo spreco di risorse umane, merita di essere elemento prioritario dell’azione politica». E’ quanto afferma la Ministra Cecile Kyenge in un messaggio inviato all’associazione Civitas Solis e ai giovani che stanno partecipando all’iniziativa denominata «Dialogo sul lavoro», portata avanti dall’associazione locridea e da diverse consulte e gruppi giovanili. Nel trasmettere i personali apprezzamenti per il lavoro portato avanti anche nell’ambito della cooperazione euromediterranea e degli scambi interculturali da parte di Civitas Solis, e nel rimarcare la sua vicinanza alla Locride, la ministra Kyenge, con delega all’integrazione e alle politiche giovanili, sottolinea come le politiche giovanili debbano svilupparsi in una ottica di apertura al mondo. In particolare afferma la Kyenge, la dimensione mediterranea è di importanza cruciale per una vera ripresa economica e sociale del Mezzogiorno. In questa ottica il Ministro intende confrontarsi con le proposte redatte dai giovani calabresi partecipanti all’iniziativa di Civitas Solis con lo scopo di esserne ambasciatrice.
Proposte nate nell’ambito di una due giorni seminariali tenutesi recentemente nel corso della quale circa sessanta giovani leaders responsabili di associazioni, gruppi giovanili, gruppi studenteschi e consulte della provincia reggina hanno richiesto un piano concreto per il rilancio delle politiche giovanili in Calabria, la costruzione di una agenda partecipata con i giovani in materia di orientamento al lavoro e di promozione di nuove attività di protagonismo giovanile. L’iniziativa si inquadra nell’ambito del percorso denominato «Dialogo sul Lavoro» che si realizza con il sostegno della Commissione Europea e dall’Agenzia Nazionale per i Giovani nel quadro dell’azione 5.1 “incontri di giovani e di responsabili delle politiche per la gioventù” del programma Youth in Action.
Nel corso delle attività svolte i giovani leader partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi tra di loro sulle politiche giovanili ad oggi presenti sul territorio nazionale e soprattutto in ambito regionale e provinciale. Quello che è emerso dall’analisi dei dati nazionali e soprattutto dai risultati di un questionario somministrato dalla stessa associazione a 300 giovani calabresi negli ultimi mesi è un sentimento comune di preoccupazione e di timore di non veder realizzati i propri sogni e le propri speranze. Il numero di giovani disoccupati come anche l’altissima quota di giovani in fuga dalla Calabria e in alcuni casi anche dall’Italia rischia di contribuire ad accrescere la sfiducia nei nostri giovani.
Un ricco dibattito autogestito dagli stessi giovani ha fatto emergere quelle che, a parer loro, sono le criticità sulle quali sarebbe più urgente intervenire da parte delle istituzioni: migliorare lo strumento della garanzia giovani così come quello dell’incubatore di impresa e, soprattutto, rendere più efficiente e più professionale l’orientamento al lavoro curato dai Centri per l’Impiego calabresi.
I giovani delle associazioni partecipanti hanno stigmatizzato che su questi temi risulta impossibile un confronto con le istituzioni sovracomunali come la Provincia.