PRIMO SEMINARIO REGIONALE SULLE POLITICHE GIOVANILI PARTECIPATE

Articolo della Gazzetta del Sud del 7 settembre 2010

Un dialogo costante, con verifiche trimestrali, tra giovani e decisori politici. È l’idea lanciata dal governatore Giuseppe Scopelliti al primo Seminario regionale sulle politiche giovanili partecipate tenuto a Sant’Eufemia d’Aspromonte con il coordinamento dell’Associazione Civitas Solis di Locri e il sostegno della Commissione Europea e dell’Agenzia nazionale per i Giovani. A Scopelliti i rappresentanti delle consulte hanno consegnato un decalogo di proposte tra cui la richiesta di un bando speciale per work experience presso aziende ed enti non profit con i fondi del Por 2007/2013, un miglioramento delle attività di orientamento al lavoro, il varo di centri giovanili in particolare nei centri interni con il rifinaziamento della legge 8/88 sui centri di aggregazione, una carta giovani regionale, politiche che favoriscano gli scambi giovanili e la promozione dei giovani artisti, il riutilizzo sociale di beni pubblici a fini di aggregazione giovanile. Richieste giudicate dal presidente «molto ragionevoli e che trovano rispondenza in alcune iniziative già decise dalla Regione e in via di elaborazione come un bando per l’inserimento lavorativo di circa 4000 giovani».Il seminario si ve; aperto con il saluto del sindaco di S. Eufemia d’Aspromonte, Vincenzo Saccà. Subito dopo, il direttore di Civitas Solis, Francesco Mollace, esperto europeo nel campo delle politiche giovanili, ha rilevato come «l’unica risorsa per una reale modernizzazione della regio ne sia quella di sviluppare il potenziale dei giovani calabresi». A tal fine, secondo Mollace, «è necessario pensare l’impensato per poter garantire lo sblocco dell’enorme riserva di potenziale che alberga nelle ragazze e nei ragazzi calabresi». Ma per aprire un vero dialogo strutturato, ha spiegato Carla Sorgiovanni, coordinatrice del progetto, «occorre coinvolgere direttamente i giovani nelle decisioni che li toccano da vicino, riducendo la distanza tra mondo giovanile e istituzioni». Soddisfatti alla fine dei lavori i giovani partecipanti, per avere avuto la possibilità di un confronto diretto con il presidente della Regione. Adesso si aspettano che il metodo possa essere reso stabile attraverso una periodicità dell’evento. Giusto come assicurato dallo stesso Scopelliti, che non a caso ha tenuto per sé la delega alla Gioventù.

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